Domenica, 23 Ottobre 2011 23:33

Don Enzo Mazzi

Scritto da  Gerardo

È morto don Mazzi, il parroco del dissenso, uno degli animatori del cattolicesimo di base del complesso e inquieto secondo Novecento fiorentino.
Il nostro Direttore gli dedica un pensiero.
Che puoi leggere qui di seguito.




Apprendo adesso, alle 14 di oggi, domenica, la notizia della morte di d. Enzo Mazzi. La notizia mi evoca mille pensieri. L'ho incontrato per la prima volta nel 1966 con un gruppo di esponenti pesciatini delle associazioni cattoliche. Dopo di allora molti sono stati gli incontri con lui.

Fra gli altri ricordo quello che ebbi all'indomani dell'invasione russa in Cecoslovacchia: ci salutammo facendo una rapida ricognizione di quanto stava accadendo. L'ho poi rivisto con un gruppo di studenti pistoiesi ecc. Ero in piazza quanto Florit venne a celebrare la messa nella Chiesa dell'Isolotto, mentre si concelebrava in piazza. Mi occupai allora dando notizia, fra l'altro, con ammirazione dell'evento fiorentino sul settimanale "Settimana del clero" e poi su "Mondo domani".

Ebbi più tardi a fare una presentazione delle vicende dell'Isolotto, e in particolare del conflitto Isolotto-card. Florit, nell'edizione francese di "Idoc Internazionale".
E poi la vita ha conosciuto il cammino per cui Mazzi e l'Isolotto hanno costruito la loro identità tipica all'interno del complesso ed inquieto cattolicesimo fiorentino del secondo Novecento.
Sono davvero dispiaciuto di non aver trovato il tempo per rivedere don Mazzi, che ho sempre ricordato con ammirazione pur conservando una mia personale posizione.

A don Enzo, singolare personaggio operoso personaggio, per una Ecclesia libera e autentica espressione del Signore della storia nel mondo, in cammino verso i lidi che sfuggono al giudizio umano, Domine dona ei requiem.

(Arnaldo Nesti)
Letto 572 volte
Vota questo articolo
(0 Voti)
Devi effettuare il login per inviare commenti